Ricerca del DNA fetale nel sangue materno – Non Invasive Prenatal Test (cfDNA).

Cosa si intende per NIPT?

La placenta non costituisce una barriera che mantiene separati la madre e il feto geneticamente differenti, ma permette un minimo scambio bidirezionale di materiale cellulare e genetico, che ha portato quindi alla nascita di un nuovo campo di ricerca e di esami. Il NIPT  è’ un esame prenatale non invasivo che, analizzando il DNA fetale libero circolante isolato da un campione di sangue materno, valuta la presenza delle aneuploidie fetali più comuni  relative ai cromosomi 21, 18, 13 e dei cromosomi sessuali (X e Y).

Recentemente i nuovi sistemi automatizzati di sequenziamento, basati sulla tecnica di “Next-Generation Sequencing” (NGS), hanno ampliato enormemente le possibilità di diagnosi prenatale non invasiva. Si ha ora la possibilità di analizzare il corredo cromosomico del feto con livelli di precisione e sensibilità  superiori ai metodi tradizionali,

Il test è eseguibile a partire dalla 10a settimana di gestazione (calcolo eseguito da ecografia ). Il test non è diagnostico e  non sostituisce l’analisi del cariotipo da amniocentesi e villo centesi, ma è un esame di “screening” di altissima sensibilità. L’elevata sensibilità del test può essere rafforzata unendo al test sul Dna fetale l’ecografia fetale del  test combinato, esaminando l’anatomia fetale (ove la misura della Translucenza Nucale gioca un ruolo importante) riducendo ulteriormente la bassa frequenza di falsi negativi .

I fallimenti per insufficiente DNA fetale sono inferiori allo 0,7 % e dipendono anche dal peso corporeo materno,  in rapporto al maggior “body index” materno. E’ un test non invasivo, senza i rischio di abortività. I risultati sono disponibili in meno di 10 giorni lavorativi.                                                                                      

Per effettuare il prelievo è sufficiente una prenotazione telefonica  per  un colloquio informativo gratuito ( vedi servizi offerti ). La coppia  verrà informata dettagliatamente non solo di questo esame ma di tutte le attuali opportunità sia di “screening” che di diagnosi prenatale. La paziente avrà così la possibilità di decidere il programma di indagini per lei più opportuno.

Come viene effettuato NIPT?

Il test viene eseguito mediante il prelievo di un campione ematico della gestante con età gestazionale di almeno 10 settimane. Il DNA fetale libero circolante è individuato nella componente plasmatica del sangue materno, e, attraverso un processo tecnologico avanzato le sequenze cromosomiche del DNA fetale vengono analizzate al fine di determinare la presenza di eventuali aneuploidie cromosomiche fetali.

Chi può sottoporsi a NIPT?

Il test è stato testato e validato  dalle Società scientifiche internazionali per le donne a rischio aumentato.. Questo test, essendo non invasivo, permette l’estensione dell’analisi del materiale genetico fetale anche a donne giovani, a basso   rischio, che vogliono conoscere lo stato genetico del proprio bambino,  per le quali non è indicata la diagnosi prenatale invasiva.

Il test viene effettuato in gravidanze singole  ottenute mediante concepimento naturale o con tecniche di fecondazione assistita, sia omologhe che eterologhe.
Può essere eseguito anche in caso di gravidanze gemellari da concepimento naturale o con tecniche di fecondazione assistita. In queste gravidanze non è ancora possibile eseguire il test per i cromosomi X e Y, ma solo per i cromosomi 13, 18, 21, Y. E quindi si può solo conoscere se è presente un cromosoma Y ( uno o entrambi i feti di sasso maschile )

Cosa sono le sindromi da microdelezione ?

Le microdelezioni sono anomalie strutturali dei cromosomi in cui vi è la perdita di materiale genetico che determina sindromi con caratteristiche cliniche differenti a seconda della regione cromosomica interessata. Più frequenti sono

LaSindrome di DiGeorge, è una malattia causata da una delezione submicroscopia del braccio lungo del cromosoma 22 (regione cromosomica 22q11.2). La prevalenza è di 1/2.000-1/4.000 nati vivi. E’ caratterizzata dall’insieme di diverse malformazioni: ipoplasia del timo e delle ghiandole paratiroidi, cardiopatia congenita e dimorfismi del viso caratteristici. La maggior parte dei casi non è trasmessa per via ereditaria (de novo) ma si rileva la trasmissione da un genitore portatore di delezione 22q11 in ~7% dei casi.

Sindrome Cri-du-chat: è una malattia cromosomica dovuta alla delezione di una porzione variabile del braccio corto del cromosoma 5 (5p-). L’incidenza varia tra 1/15.000 e 1/50.000 nati vivi. I segni clinici principali comprendono il pianto acuto monotono (da cui origina il nome della sindrome del ‘miagolio del gatto”), la microcefalia, tratti caratteristici del volto e il grave ritardo psicomotorio e mentale. La maggior parte dei casi non è trasmessa per via ereditaria (de novo) ma la trasmissione da un genitore non malato portatore di una traslocazione bilanciata è rilevata in ~10% dei casi.

Sindrome di Prader-Willi/ Angelman: queste due sindromi interessano lo stesso tratto cromosomico (regione critica 15q11.2-q13), ma presentano espressioni differenti a seconda se il cromosoma interessato è di origine materna o paterna.
La sindrome diPrader-Willi è una condizione caratterizzata principalmente da bassa statura, obesità, ipotonia muscolare, alterazioni endocrinologiche, dismorfismi del volto e ritardo di sviluppo psicomotorio. La prevalenza è di 1/25.000 nati.
La sindrome di Angelmanè una malattia neurologica caratterizzata da grave ritardo mentale e dismorfismi facciali caratteristici. La sua prevalenza è stimata tra 1/10.000 e 1/20.000.

Sindrome da delezione 1p36: è un’anomalia cromosomica causata da una delezione eterozigote parziale della parte distale del braccio corto del cromosoma 1, con punti di rottura tra 1p36.13 e 1p36.33, caratterizzata da dismorfismi facciali tipici, ipotonia, ritardo dello sviluppo, deficit cognitivo, convulsioni, cardiopatie, sordità e ritardo della crescita a esordio prenatale. Ha un’incidenza di 1/5.000-10.000 nati vivi. Nella maggior parte dei casi non è trasmessa per via ereditaria (de novo).

Accuratezza del test

E’ importante ricordare che il Test prenatale non invasivo è un test di screening e non conduce ad una diagnosi definitiva sullo stato di salute del feto Questo test individua la grande maggioranza delle anomalie cromosomiche del feto con elevatissima sensibilità e specificità.

Pertanto se il referto evidenzierà un basso rischio significa che c’è una bassissima probabilità che il figlio abbia  una delle anomalie cromosomiche indagate dal test, ma non zero ( es: 1 / 10.000 )

Se il referto evidenzia un alto rischio, significa che la probabilità  che il figlio abbia l’anomalia cromosomica indagata dal test è molto elevata, ma non il 100/100 ( es. 99/100 ). Diventa necessario un consulto con il medico per tutta l’attenzione ed il supporto necessari allo stato psicologico venutosi a creare in seguito al risultato del test. Generalmente viene raccomandata una rapida villo centesi o più spesso un’ amniocentesi.

In cosa differisce da altri test prenatali non invasivi?

E’ un esame diverso dai test di screening del primo e secondo trimestre. Questi sono test statistici indiretti che si basano su valutazioni di rischio a priori (età della paziente), riscontri ecografici sul feto e/o indagini biochimiche ( ormoni ) sul sangue materno. L’insieme di questi dati produce un numero, espressione del rischio di aneuploidia fetale.
NIPT è un’ analisi diretta del DNA fetale circolante, che misura, con grande accuratezza, la quantità relativa di DNA fetale dei cromosomi 13, 18, 21, X e Y, per rilevare l’eventuale presenza di trisomie e aneuploidie fetali.
I test di screening del primo trimestre hanno una percentuale di falsi positivi superiore al 5% e non rilevano il 20% dei casi di trisomia 21 (falsi negativi).
Con NIPT test, grazie alla bassissima incidenza di falsi positivi e negativi, si riduce concretamente il rischio che una gestante venga indirizzata a sottoporsi ad un approfondimento diagnostico invasivo non necessario.

Servizi offerti

Per  gli  esami  come Villocentesi, Amniocentesi e per lo “screening” mediante il DNA fetale nel sangue materno ( NIPT: Non Invasive Prenatal Test- cfDNA ),  i medici dello SMA ritengono necessaria una consulenza  individuale preventiva, che comprende un  colloquio illustrativo di tutte le indagini prenatali  di “screening” e diagnostiche attualmente possibili, oltre ad un’ ecografia  per evidenziare la  vitalità del feto ed il miglior periodo per sottoporsi al test scelto. Per questo motivo la  consulenza  è gratuita per chi si sottoporrà ad una di queste indagini  (NIPT: uno dei diversi tipi di test sul DNA fetale,  la Villocentesi o l’Amniocentesi), in quanto  il prezzo  di 100 Euro, corrisposto al momento della consulenza genetica preventiva e dell’ecografia di vitalità fetale, viene totalmente rimborsato  al saldo dell’esame scelto.

  • Colloquio informativo personalizzato dettagliato pre e post test da parte dei medici dello Studio al fine di spiegare ai pazienti le finalità dell’analisi, i risultati ottenibili e quelli ottenuti al completamento dell’esame;
  • Controllo ecografico di datazione della gravidanza per garantire che sia alla 10° settimana e che la gravidanza  sia in normale evoluzione al momento della  decisione di sottoporsi agli esamii;
  • Ripetizione gratuita del test in caso di assenza di risultato ( <0,7 % ) o ricorso alla Diagnosi Invasiva;
  • In caso di risultati patologici ricerca del cariotipo fetale da villi coriali o dal liquido amniotico;
  • Supporto di assistenza ai pazienti sulla metodica impiegata per l’analisi e sull’interpretazione dei risultati;
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