La gravidanza

La gravidanza stupisce ed affascina, perché, oltre ad evidenziare la straordinaria adattabilità del corpo femminile, conduce la futura mamma alla scoperta di una nuova dimensione attraverso dubbi, ansie e preoccupazioni su numerosi aspetti della propria vita.

Dalla conferma di una gravidanza si verificano nella donna una serie di cambiamenti psicologici e fisici, che fanno considerare questo periodo una fase di rapida evoluzione associata ad una esperienza di “crisi” , tanto più evidente in quest’epoca in cui il ruolo sociale femminile è divenuto sempre più complesso.

La donna, infatti, costretta dalla sua funzione biologica, affronta in pochi mesi una riorganizzazione decisiva della propria vita: cambiano il suo corpo, l’identità di figlia e di donna, le relazioni di coppia e sociali, la sessualità e la vita lavorativa, in funzione del nuovo ruolo che assumerà all’interno della società. Lo stato di inquietudine che si crea può essere paragonato a quello dell’adolescenza, in cui una giovane si trova a confrontarsi con le proprie pulsioni, istinti, incertezze e dubbi, riadattando le esigenze psichiche e fisiche alla “nuova personalità in formazione”.

I progressivi adeguamenti funzionali e fisici (il più evidente è la crescita della pancia) testimoniano il crescere del bambino anche nei pensieri della madre, sollecitando il decisivo adattamento psicologico, che avverrà gradualmente. “Il bambino immaginario” contiene desideri, paure, fantasie, timori, aspettative e facilita l’incontro con il bambino reale, aiutandola ad immedesimarsi nel ruolo di madre e ad accoglierlo. Attraverso questo processo la donna svilupperà un assetto mentale ed una impostazione di vita diversi dai precedenti, che determinerà nuovi obiettivi, nuove scelte ed abitudini nel suo essere madre. 

La nostra assistenza medica è offerta nel rispetto dell’evoluzione naturale di questo percorso, privilegiando la fisiologia e prevenendo le complicanze possibili, con i controlli di routine raccomandati dalle linee guida più autorevoli. Le visite sono finalizzate alla valutazione del benessere materno e fetale, ma sono anche un’ occasione di contatto e di comunicazione tra la gestante e chi l’assiste per eliminare paure, preoccupazioni o imbarazzi della donna, legati ad abitudini, a fattori culturali o di etnia.

In assenza di patologie pregresse e di rischi noti per mamma e bambino, la maggioranza delle gravidanze sono considerate a basso rischio ed evolvono in modo naturale ed i controlli potranno avere una cadenza circa mensile, con condizioni di rischio da valutare singolarmente nel tempo. Non vi è indicazione ad eseguire una visita vaginale ad ogni controllo, a meno che se ne evidenzi l’utilità durante il consulto o su richiesta della donna, perciò questa potrà non essere eseguita di “routine”.                               

Il parto è considerato presso il termine se avviene da 2 settimane prima ad 1 dopo la data presunta, pre-termine prima della 38a settimana ed oltre il termine dopo la 42a settimana.                                                                                        

La scelta della struttura dove partorire è un diritto della donna, e dovrebbe essere fatta in base a molteplici fattori, tra cui le informazioni più recenti sulla migliore assistenza ostetrica disponibile, valutata in termini di minor morbosità materna, neonatale e numero di interventi medici non necessari pubblicati e diffusi nei “report” ospedalieri.

Un capitolo particolare è la Diagnosi Prenatale, che prevede l’informazione esauriente dei vantaggi, delle implicazioni e delle conseguenze delle indagini finalizzate a comprovare precocemente l’assenza di patologie rilevabili nel feto, riducendo quindi le ansie e le preoccupazioni sulle sue condizioni di salute.  Dopo un consenso informato completo, chiaro, dettagliato, comprensibile e aggiornato, la scelta della donna del livello di estensione delle indagini prenatali a cui sottoporsi è personale, in base alle sue convinzioni ed al suo livello di ansia.

La gravidanza determina modificazioni fisiologiche nel corpo della donna, dovute agli adattamenti necessari allo sviluppo della gravidanza, che tendono a ritornare alla normalità dopo il parto.

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